sabato 6 novembre 2010

Istituto d'Istruzione Superiore “Pitagora” - Isili
Classe 3ª sez.B – Liceo Linguistico
Anno scolastico 2011-‘12
Prof. Graziano Napolitano



PROGRAMMAZIONE del corso di filosofia



§ 1 - CONTENUTI

Tenuto conto: delle indicazioni ministeriali più recenti; delle esigenze di programmazione connesse all’offerta formativa dell’istituto; del monte ore settimanale a disposizione della disciplina; dello sviluppo complessivo del corso di filosofia pensato per il triennio dei licei, si è inteso delineare il seguente percorso di studio:

MODULO 1: LA NASCITA DELLA FILOSOFIA

  1. La conoscenza prima della filosofia.
  2. Il problema del kosmos: in origine era il mito.
  3. Filosofia come invenzione del concetto. La verità e il problema del principio.
  4. La filosofia jonica della natura. Il concetto di natura degli Jonici - Il problema della sostanza - Il frammento di Anassimandro.
  5. Eraclito, i Pitagorici e la ricerca del principio formale. La concezione del mondo di Eraclito - La dottrina dei pitagorici - La dottrina pitagorica dell’anima - La dottrina pitagorica dei numeri.
  6. Gli Eleati. Il problema dell’essere: Parmenide - La dialettica di Zenone.
  7. La nuova filosofia della natura: Empedocle, Anassagora e l’atomismo. Leucippo e la questione del vuoto.

MODULO 2: LA FILOSOFIA ATTICA e PLATONE

  1. La filosofia ad Atene: legge di natura e legge umana. I sofisti.
  2. Retorica e dialettica: Socrate e il nuovo metodo della filosofia. La verità secondo Platone.
  3. Platone: la filosofia al servizio della politica.
  4. La dottrina platonica dell’anima, delle idee, dell’eros. La reminiscenza.
  5. La città giusta.
  6. La metafora della caverna. La cosmologia di Platone. Il Timeo.
  7. Le opere platoniche della vecchiaia. L’idea del Ben

MODULO 3: ARISTOTELE

  1. La metafisica.
  2. Fisica, psicologia, gnoseologia.
  3. Logica.
  4. Etica, politica.
MODULO 4: LE FILOSOFIE ELLENISTICHE

  1. Il contesto storico e i caratteri comuni alle diverse scuole.
  2. Stoicismo, epicureismo, scetticismo.

MODULO 5: LA FOLOSOFIA CRISTIANA DA AGOSTINO ALLA SCOLASTICA

  1. Agostino.
  2. La filosofia medievale: problemi e questioni.
  3. Tommaso d’Aquino.
  4. Guglielmo di Ockham e la fine della scolastica.

Quella interna a ciascun modulo non è che l’enumerazione dei passaggi fondamentali attraverso cui esso si articola. Il grado di approfondimento di ogni singolo passaggio dipende dai diversi fattori che influenzeranno lo svolgimento del programma (tempo; risposta cognitiva ed interesse degli allievi; risorse disponibili ecc.): nel paragrafo 5 di questa programmazione, quantificando i tempi di svolgimento dei singoli moduli si intende, comunque, fornire una indicazione di massima in tal senso.

§ 2 - OBIETTIVI

Gli obiettivi dell’insegnamento possono essere ricondotti a due sfere essenziali:

  1. Sapere, conoscenza:
  • dei contenuti specifici
  • delle caratteristiche fondamentali dell’ambito entro cui si muove la filosofia
  • dei modi in cui emerge, si trasforma, si supera, un problema filosofico
  • dei modi linguistici con cui si affronta un problema filosofico
  • delle categorie fondamentali della riflessione
  • delle dinamiche storiche che attraversano e giustificano la filosofia
  • degli elementi basilari della logica
  • degli strumenti e delle tecniche dell’argomentazione
  • delle strutture dei dibattiti filosofici
  • delle modalità con cui la filosofia interseca con altre discipline il proprio orizzonte

  1. Saper fare, capacità:
  • di elaborare, affinare e utilizzare un metodo di lavoro
  • di riconoscere i problemi della filosofia
  • di formulare la domanda filosofica
  • di ricorrere a strumenti e ausili interpretativi opportuni
  • di utilizzare proficuamente le categorie del discorso filosofico
  • di analizzare le diverse soluzioni storicamente date e avvalersene
  • di sintetizzare la risposta filosofica
  • di costruire una tesi e difenderla con l’argomentazione
  • di interrogare un autore attraverso la sua opera
  • di leggere un testo filosofico
  • di leggere i particolari contesti storici in cui la filosofia è prodotta
  • di recuperare le informazioni che si ritengono essenziali per la comprensione
  • di individuare i possibili esiti, storici e teorici, di un dibattito
  • di costruire percorsi di studio di ampio raggio
Poiché il curriculum di studi liceali si caratterizza anche attraverso finalità formative, l’insegnamento/apprendimento della filosofia dovrà prevedere, inoltre, i seguenti obiettivi:

  • di relazionarsi in maniera critica con le forme e i contenuti del sapere
  • di individuare e servirsi dei vantaggi di un sapere come costruzione sociale
  • di spendere con successo le abitudini acquisite attraverso un approccio critico e sociale al sapere: ascolto, dialogo, incontro, autonomia del giudizio, analisi, sintesi ecc.
  • di motivare e supportare le proprie posizioni
  • di spendere le conoscenze acquisite in contesti molteplici
  • di mettere a frutto il messaggio fondamentale della filosofia: al centro c’è l’uomo; l’uomo vive di significati
  • altri obiettivi, interdisciplinari, quali: costanza, impegno, serietà, disponibilità allo studio, motivazione, onestà intellettuale, rispetto degli impegni presi, del lavoro comunitario, delle persone con cui si lavora ecc.


§ 3 - MODALITA’ DI VERIFICA

Comprensibilmente, non tutte le tipologie di prove che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico potranno verificare il raggiungimento degli stessi obiettivi, sia in merito alla loro collocazione temporale (ci sono obiettivi che potranno essere verificati solo alla fine dell’anno se non, addirittura, alla fine del ciclo triennale), sia in merito alla loro struttura (e natura). Per questa ragione le indicazioni seguenti non vogliono esaurire lo spettro delle combinazioni possibili. In caso di esiti negativi o non soddisfacenti sarà premura dell’allievo non meno che dell’insegnate predisporre le condizioni materiali e strutturali per il recupero: la definizione della strategia più adeguata dovrà tener conto della tipologia degli obiettivi non raggiunti.

PROVE SCRITTE - una per quadrimestre. Trattasi di questionario da svolgersi in orario di lezione (preventivamente e tempestivamente avvisati gli allievi). Intendono verificare, tra le altre, le capacità di analisi, di sintesi, di elaborazione concettuale, di scrittura filosofica, di interpretazione ecc.. La valutazione si esprime in voti numerici i quali corrispondono ad una sommatoria dei punteggi totalizzati per i singoli quesiti. I punteggi massimi verranno indicati affianco a ciascun quesito. La consegna delle prove corrette e valutate prevede una discussione collettiva degli esiti.

Prove orali - una per quadrimestre oppure quotidiane avendo lo scopo di valutare il grado di raggiungimento di quegli obiettivi connessi alla sfera del linguaggio e della interazione immediata nei rapporti docente/discente e discente/discente - tipicamente negli insegnamenti “umanistici” sorretti dal dialogo – oltre che di monitorare il successo dell’azione didattica considerata sotto il profilo formativo (vedi obiettivi). La valutazione si esprime in giudizi e voti numerici, risultanti però dall’insieme delle diverse performances, che compongono la singola prova, distribuite lungo l’arco dell’intero periodo di riferimento (nel caso di prove quotidiane).

PROVE LABORATORIALI (occasionali): potranno consistere in lavori di gruppo, ricerche, elaborati, tesine, da svolgere a casa o in orario di lezione. Le modalità di valutazione saranno concordate di volta in volta.






§ 4 – STRUMENTI E METODI

Testi di letteratura primaria e secondaria, dizionario filosofico, manuale di filosofia, dispense dell’insegnante, atlante storico della filosofia, supporti multimediali costituiscono i principali strumenti di lavoro. Non sussistono, in ogni caso, particolari pregiudizi che impediscono il ricorso a strumenti tra i più disparati.
Considerata, infine, la natura precipua dell’insegnamento della filosofia non si potrà fare a meno di lezioni frontali opportunamente e costantemente curvate verso la partecipazione collettiva, richiesta e auspicata, da parte degli allievi; nel fermo convincimento che ogni singolo intervento è tanto più incisivo quanto più è dialettico.


§ 5 - TEMPI

Modulo 1: 10 ore.
Modulo 2: 15 ore.
Modulo 3: 15 ore.
Modulo 4: 2 ore.
Modulo 5: 4 ore.
Verifiche e recupero insufficienze: 20 ore.
Totale ore di lezione: 66.








Jerzu, ottobre 2010
Il docente