sabato 6 novembre 2010

Istituto d'Istruzione Superiore “Pitagora” - Isili
Classe 3ª sez. B – Liceo Linguistico
Classe Prima Liceo Classico - Laconi
Anno scolastico 2011-‘12
Prof. Graziano Napolitano



PROGRAMMAZIONE del corso di storia



§ 1 - CONTENUTI

Tenendo conto: delle indicazioni ministeriali più recenti; delle esigenze di programmazione connesse all’offerta formativa dell’istituto; del livello, in un’ottica di continuità, degli apprendimenti della classe a cui si rivolge l’azione didattica; dello sviluppo complessivo del corso di storia pensato per il triennio dei licei, si è inteso delineare il seguente percorso di studio:

MODULO 1: LA NASCITA DELL’EUROPA
  1. Alto Medioevo: la formazione dell’Europa. Mondo bizantino, mondo arabo e Occidente intorno al 700 d. C. - La Chiesa e l’ascesa del papato - Impero di Carlo Magno, 800 d. C. -Le invasioni del IX secolo e l’Europa nell’anno 1000.
  2. Il basso Medioevo: la civiltà secolare. I cambiamenti dopo il 1000 - Sviluppo dei centri urbani e del commercio - Il comune - Lo sviluppo delle monarchie territoriali.
  3. Il basso Medioevo: la Chiesa. Sviluppo della Chiesa medievale e del papato - La vita intellettuale: le università e la scolastica - Le crociate. Nuove invasioni. L’Europa nel 1300.

MODULO 2: RIVOLGIMENTI NELLA CRISTIANITA’ (1330 – 1560)

  1. Disastri del XIV secolo. La peste nera e le sue conseguenze - Difficoltà della Chiesa medievale - Il movimento conciliare.
  2. Il Rinascimento in Italia. Le città italiane e il nuovo concetto dell’uomo - l’Umanesimo: la nascita della «letteratura » - Educazione - Il Rinascimento italiano e la politica.
  3. Il Rinascimento fuori d’Italia. Studi religiosi e scienza - Misticismo e religiosità laica - Erasmo da Rotterdam.
  4. Le nuove monarchie. La nuova monarchia in Inghilterra Francia e Spagna - Il Sacro romano impero e la supremazia asburgica - L’Italia degli Stati.
  5. La riforma protestante. Lutero e il luteranesimo - Calvino e il calvinismo - La riforma in Inghilterra - La situazione religiosa nel 1560.
  6. Riforma e riorganizzazione del Cattolicesimo. Il Concilio di Trento - La contro-crociata.

MODULO 3: IL RINNOVAMENTO ECONOMICO E LE GUERRE DI RELIGIONE (1560 – 1648)

  1. L’apertura dell’Atlantico. I portoghesi in Oriente - La scoperta dell’America - L’impero spagnolo in America.
  2. La rivoluzione commerciale. Cambiamenti del commercio e della produzione - Capitale e lavoro - Il mercantilismo.
  3. Il cambiamento delle strutture sociali. Le classi sociali fondamentali - Ruolo sociale dell’istruzione e del governo - Europa orientale e Occidentale
  4. La crociata della Spagna cattolica nei Paesi Bassi e contro l’Inghilterra. Le ambizioni di Filippo II - La ribellione dei Paesi Bassi - L’entrata in campo dell’Inghilterra - I risultati della lotta.
  5. Disgregazione e ricostruzione della Francia. Disunione politica e religiosa - le guerre civili e religiose - Fine delle guerre in Francia. La ricostruzione sotto Enrico IV - il cardinale Richelieu.
  6. La guerra dei Trent’anni, 1618-1648. La disgregazione della Germania. Origini della guerra dei Trent’anni – Le quattro fasi della guerra – La pace di Vestfalia 1648.

Quella interna a ciascun modulo non è che l’enumerazione dei passaggi fondamentali attraverso cui esso si articola. Il grado di approfondimento di ogni singolo passaggio dipende dai diversi fattori che influenzeranno lo svolgimento del programma (tempo; risposta cognitiva degli allievi; interesse degli allievi; risorse disponibili): nel paragrafo 6 di questa programmazione, quantificando i tempi di svolgimento dei singoli moduli si intende, comunque, fornire una indicazione di massima in tal senso.
Nel corso dello svolgimento di un modulo, la trattazione si interromperà allorquando emergerà la necessità di: mettere a fuoco concetti storiografici significativi al fine di riconoscere una scuola, una tendenza interpretativa, un autore specifico; allargare lo sguardo a discipline ausiliari della storia (scienze politiche, sociali, economiche ecc.); analizzare una fonte. Questa interruzione avrà duplice natura: discussione dei problemi connessi alla comprensione del discorso storico; simulazione dei percorsi che conducono alla composizione del discorso storico, e si servirà degli strumenti che meglio le corrispondono.
La dinamica di questa impostazione didattica fa emergere, evidentemente, un insieme di contenuti altri - paralleli ai contenuti elencati che sostanziano il sapere della storia - la cui conoscenza si rende indispensabile ai fini del saper fare connesso allo studio della storia.


§ 2 - OBIETTIVI

Gli obiettivi dell’insegnamento, dunque, possono essere ricondotti a due sfere essenziali:

  1. Sapere, conoscenza:
  • dei contenuti specifici
  • dei concetti fondamentali del discorso storico
  • delle dinamiche dei processi storici
  • delle categorie fondamentali dell’epistemologia delle scienze storiche
  • della natura, delle logiche e degli strumenti delle ricostruzioni storiografiche
  • del linguaggio della storiografia
  • delle modalità con cui sussiste un dibattito storiografico
  • delle modalità con cui la storia interseca con altre discipline il proprio orizzonte

  1. Saper fare, capacità:
  • di elaborare, affinare e utilizzare un metodo di lavoro
  • di leggere i particolari contesti storici (epoche, fenomeni, eventi, personaggi) colti nelle loro relazioni diacroniche e sincroniche
  • di analizzare le diverse ricostruzioni storiografiche
  • di recuperare le informazioni che si ritengono essenziali per la comprensione
  • di sintetizzare le molteplici informazioni recuperate
  • di utilizzare i vari modelli esplicativi proposti
  • di ricorrere a strumenti e ausili interpretativi opportuni
  • di ricorrere a un linguaggio appropriato
  • di utilizzare proficuamente le categorie del discorso storico
  • di selezionare fonti potenziali ed effettive
  • di individuare i possibili esiti di un dibattito storiografico
  • di costruire percorsi di studio di ampio raggio


Poiché il curriculum di studi liceali si caratterizza anche attraverso finalità formative, l’insegnamento/apprendimento della storia dovrà prevedere, inoltre, i seguenti obiettivi:

  • sviluppo e consolidamento di una coscienza civica e storico-esistenziale
  • abilità nel servirsi degli insegnamenti della storia al di fuori del contesto didattico
  • abilità nel rivolgere gli insegnamenti della storia a vantaggio della propria persona
  • altri obiettivi, interdisciplinari, quali: costanza, impegno, serietà, disponibilità allo studio, motivazione, onestà intellettuale, rispetto degli impegni presi, del lavoro comunitario, delle persone con cui si lavora ecc.


§ 3 - MODALITA’ DI VERIFICA

Comprensibilmente, non tutte le tipologie di prove che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico potranno verificare il raggiungimento degli stessi obiettivi, sia in merito alla loro collocazione temporale (ci sono obiettivi che potranno essere verificati solo alla fine dell’anno se non, addirittura, alla fine del ciclo triennale), sia in merito alla loro struttura (e natura). Per questa ragione le indicazioni seguenti non vogliono esaurire lo spettro delle combinazioni possibili. In caso di esiti negativi o non soddisfacenti sarà premura dell’allievo non meno che dell’insegnate predisporre le condizioni materiali e strutturali per il recupero: la definizione della strategia più adeguata dovrà tener conto della tipologia degli obiettivi non raggiunti.

PROVE ORALI. Due per quadrimestre oppure quotidiane avendo lo scopo di valutare il grado di raggiungimento di quegli obiettivi connessi alla sfera del linguaggio e della interazione immediata nei rapporti docente/discente e discente/discente - tipicamente negli insegnamenti “umanistici” sorretti dal dialogo – oltre che di monitorare il successo dell’azione didattica considerata sotto il profilo formativo (vedi obiettivi). La valutazione si esprime in giudizi e voti numerici, risultanti però dall’insieme delle diverse performances distribuite lungo l’arco dell’intero quadrimestre (nel caso delle prove quotidiane).

PROVE SCRITTE (da svolgersi nel caso non fosse possibile procedere con verifiche orali). Trattasi di prove strutturate da svolgersi in orario di lezione; constano di: domande a risposta singola, aperta ma limitata, multipla; test per la verifica delle capacità di analisi, di sintesi, di elaborazione concettuale, di ricostruzione storiografica, interpretazione ecc.. La valutazione si esprime in voti numerici i quali corrispondono ad una sommatoria dei punteggi totalizzati per i singoli test. I punteggi massimi vengono indicati affianco a ciascun test. La consegna delle prove corrette e valutate prevede una discussione collettiva degli errori.


PROVE LABORATORIALI (occasionali): potranno consistere in lavori di gruppo, ricerche, elaborati, tesine, da svolgere a casa o in orario di lezione. Le modalità di valutazione saranno concordate di volta in volta.


§ 4 – PROGETTI

Al fine di dare sostanza ad alcuni obiettivi indicati - compatibilmente con le risorse e i tempi disponibili – il corso di storia si completerà con una visita all’Archivio di Stato di Cagliari. Si proporrà agli studenti di osservare da vicino il lavoro dello storico ricostruendo un caso di storia locale a partire dai documenti e dalle fonti in possesso dell’Archivio di Stato. Il progetto richiede un’introduzione alle nozioni fondamentali dell’archivistica.


§ 5 - STRUMENTI E METODI

Oltre che ai supporti manualistici e cartacei in generale, si considera utile ricorrere a supporti multimediali: dalla filmografia al web, compatibilmente con le risorse e i tempi disponibili. Non sussistono, in ogni caso, particolari pregiudizi che impediscono il ricorso a strumenti tra i più disparati.
Considerata, infine, la natura precipua dell’insegnamento della storia non si potrà fare a meno di lezioni frontali opportunamente e costantemente curvate verso la partecipazione collettiva, richiesta e auspicata, da parte degli allievi; nel fermo convincimento che ogni singolo intervento è tanto più incisivo quanto più è dialettico. Va da sé che l’impiego di certi strumenti condiziona il perseguimento di certi metodi didattici.


§ 6 - TEMPI

Modulo 1: 20 ore.
Modulo 2: 20 ore.
Modulo 3: 20 ore.
Progetto: 6 ore.
Verifiche e recupero insufficienze: 30 ore.
Totale ore di lezione: 99.





Jerzu, ottobre 2010
Il docente